Catania al centro della vertenza: la Regione chiede garanzie per i lavoratori
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ribadito il pieno impegno dell’amministrazione regionale nel sostenere la stabilità occupazionale e lo sviluppo industriale del sito STMicroelectronics di Catania. L’occasione è stata l’incontro tenutosi nel pomeriggio presso il Comune etneo, alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, del sindaco Enrico Trantino, del prefetto Maria Carmela Librizzi, dei vertici aziendali e dei rappresentanti sindacali.
“Stiamo seguendo con attenzione la delicata situazione, dovuta all’andamento dei mercati internazionali – ha dichiarato Schifani – e sebbene la Regione sia parte esterna alla vicenda, è pronta a fare la propria parte per quanto di competenza. L’obiettivo è duplice: garantire i livelli occupazionali e agevolare gli investimenti previsti nel polo produttivo di Catania”.
Sintonia con il governo centrale e confronto aperto
Nel suo intervento, Schifani ha sottolineato l’assoluta sintonia con il ministro Urso, rimarcando l’importanza di un fronte istituzionale unito per affrontare le criticità attuali dell’azienda. “Occorre sedersi attorno a un tavolo – ha aggiunto – e fare tutto il possibile per scongiurare licenziamenti che la Sicilia e il governo non possono permettersi”.
La crisi che investe STMicroelectronics si inserisce in un contesto globale segnato da cali di fatturato e da una riorganizzazione interna in corso, che sta generando preoccupazioni fra i dipendenti. Proprio per questo la Regione ha chiesto un confronto, in vista del tavolo nazionale già convocato per il 3 aprile a Roma dal Ministero.
Il sito STMicroelectronics di Catania: tra strategia e preoccupazione
Il polo STMicroelectronics di Catania rappresenta uno dei principali asset tecnologici e produttivi nel Mezzogiorno, ed è al centro di un piano di investimenti strategici che ne rafforzerebbero il ruolo nella filiera globale dei semiconduttori. Tuttavia, l’attuale congiuntura economica ha sollevato timori sul futuro occupazionale e sulla tenuta industriale dello stabilimento.
Alla luce di ciò, il vertice odierno a Catania ha segnato un primo passaggio cruciale in vista del confronto nazionale, con l’obiettivo dichiarato di difendere una realtà produttiva strategica e tutelare i lavoratori coinvolti. Schifani, da parte sua, si è detto fiducioso: “La situazione è complessa ma superabile. Con il dialogo e il coinvolgimento delle istituzioni, possiamo trovare soluzioni condivise e concrete”.