Un’importante opportunità per il Terzo Settore catanese si apre con la pubblicazione di un avviso pubblico da parte del Comune di Catania: ben 35 immobili, sottratti alla criminalità organizzata e ora parte del patrimonio indisponibile dell’Ente, saranno affidati in concessione gratuita per la realizzazione di progetti a vocazione sociale, culturale o artistica. L’iniziativa, promossa dalla Direzione Patrimonio – Ufficio Beni Confiscati, rappresenta un passo concreto per trasformare i simboli del potere mafioso in presidi di legalità e strumenti di sviluppo per la comunità.
L’obiettivo di questa operazione è duplice e profondamente significativo. Da un lato, si intende restituire alla collettività patrimoni illecitamente accumulati, imprimendo loro una finalità positiva e costruttiva. Dall’altro, si mira a stimolare e sostenere lo sviluppo di attività e servizi che possano generare una ricaduta sociale tangibile sul territorio catanese, andando a rafforzare il tessuto associativo e a rispondere a bisogni specifici della cittadinanza. I 35 beni oggetto dell’avviso includono diverse tipologie immobiliari – da appartamenti in condominio ad abitazioni indipendenti, fino a depositi e box auto – dislocati in varie zone della città, ciascuno con una propria storia e un potenziale da riscoprire.
Tuttavia, questa opportunità comporta anche un impegno significativo da parte dei futuri concessionari. Come specificato nell’avviso comunale, che fornisce per ogni immobile dettagli su ubicazione, dati catastali e consistenza, le strutture necessitano tutte di interventi manutentivi. Saranno infatti assegnate nello stato di fatto in cui si trovano, e tutti i costi relativi alla progettazione, riqualificazione edilizia e funzionalizzazione saranno a carico esclusivo dei soggetti che otterranno la concessione. Questo aspetto richiede una solida capacità progettuale ed economica da parte dei proponenti.
Possono manifestare il proprio interesse gli Enti e le Associazioni del Terzo Settore regolarmente iscritti al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), che operino senza scopo di lucro e il cui statuto sia pienamente coerente con le finalità del bando e con il progetto specifico presentato. Tra i requisiti indispensabili figurano anche la comprovata capacità giuridica, tecnica ed economica per portare a termine il progetto, l’assenza di cause di esclusione previste dalle normative sui contratti pubblici e, naturalmente, la piena osservanza delle disposizioni del Codice Antimafia.
Questa importante azione amministrativa si fonda su una recente delibera della giunta guidata dal sindaco Trantino (n. 78 del 23 maggio scorso), proposta dall’assessore comunale ai beni confiscati alla mafia, Viviana Lombardo, e dalla dirigente della competente direzione comunale, Marina Galeazzi, oltre che sul vigente regolamento approvato dal consiglio comunale nel marzo del 2024.
Le manifestazioni di interesse, redatte secondo la modulistica e le indicazioni fornite nell’avviso pubblico (disponibile integralmente sul sito istituzionale del Comune di Catania), dovranno essere inviate esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo patrimonio.catania@pec.it. Il termine ultimo per la presentazione delle proposte, che possono riguardare un massimo di cinque beni per ciascun ente (con invii PEC distinti), è fissato perentoriamente alle ore 23:59 del 28 luglio 2025. Un’occasione, dunque, per il mondo del non-profit catanese di contribuire attivamente alla rigenerazione urbana e sociale, trasformando ciò che era frutto dell’illegalità in un bene comune.