04.11.2022 – Ventuno comuni del catanese, compreso il capoluogo, hanno costituito un’Area funzionale urbana (Fua) per adottare strategie comuni in ambito sociale, ambientale ed economico. I sindaci dei comuni che andranno a costituire questo nuovo ente sovracomunale si sono riuniti a Catania, a palazzo della Cultura, coordinati da Fabio Finocchiaro, direttore delle politiche comunitarie del comune di Catania (capofila dell’iniziativa) per tracciare le linee guida delle strategie comuni da adottare.
Ventuno comuni della provincia formano il nuovo ente
Tra gli argomenti di cui i sindaci hanno discusso, c’è stata proprio la forma giuridica da adottare per questa nuova unione tra comuni, prima di optare per la Fua. I ventuno comuni che compongono la nuova Fua di Catania sono: Acireale, Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Belpasso, Camporotondo Etneo, Catania, Misterbianco, San Pietro Clarenza, Motta Sant’Anastasia, Gravina di Catania, Mascalucia, San Giovanni La Punta, San Gregorio, Sant’Agata Li Battiati, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande, Pedara, Trecastagni.
Al centro dell’incontro la rigenerazione urbana e la sostenibilità
Nel corso dell’incontro, come detto, si sono affrontati diversi temi. Dalle risorse messe a disposizione (e poi realmente impiegate) dalla Regione siciliana alla tipologia di governance da adottare, fino alla tipologia di interventi da mettere in campo e alla necessità che la Regione faccia la sua parte nello stanziare risorse. Gli obiettivi della Fua di Catania toccano diversi ambiti. Dalla rigenerazione urbana alla creazione di nuove attività economiche e culturali, senza dimenticare la sostenibilità e il tema della transizione verso l’economia circolare, fino alla digitalizzazione dei servizi.
Finocchiaro “Europa prevede ruolo cruciale città”
“Le politiche urbane – ha spiegato Finocchiaro – sono al centro dell’Europa da anni. La strategia Europa 2020 prevede che le città assumono un ruolo sempre più cruciale nel contesto europeo, dal momento che è proprio nei centri urbani che si concentrano le principali aspettative in termini di risposte innovative e sostenibili. L’Europa – ha proseguito il rappresentante del Comune – punta su una dimensione urbana e territoriale più forte, con forme di governance che migliorino la progettazione integrata degli investimenti, attraverso una pianificazione strategica e coordinata a lungo termine. In questo senso il FUA rappresenta un’opportunità unica e ci auguriamo che la Regione ci metta in condizioni di poter realizzare tutto questo con adeguate e aggiuntive risorse umane ed economiche”.
[E.R.]