07.11.2022 – Mentre gli sbarchi da Geo Barents sono ancora in corso, con il medesimo procedimento di selezione messo in atto ieri (domenica 6 novembre) per sbarcare i passeggeri di Humanity, e mentre la nave della organizzazione non governativa tedesca è rimasta ancorata al porto di Catania, alcuni dei passeggeri a bordo della nave di Medici senza frontiere si sono gettati in acqua. I tre, comunque, sono stati soccorsi e adesso stanno bene.
Uno dei tre, secondo quanto riportato è risalito immediatamente a bordo e si era tuffato all’uopo di soccorrere uno degli altri due aiutandolo a raggiungere la banchina. Gli altri passeggeri a bordo, invece, hanno realizzato dei cartelli con scritto “Help us” (“aiutateci” in inglese). A bordo della Humanity, intanto, sembra che alcuni dei trentacinque passeggeri non fatti sbarcare dall’autorità abbiano smesso di mangiare.
Sale dunque la tensione nell’approdo catanese. Dopo il provvedimento del Ministero dell’interno, adottato di concerto con i ministeri della difesa e delle infrastrutture, che prevede di far sbarcare soltanto alcuni dei passeggeri “in condizioni emergenziali”, infatti, molti naufraghi sono rimasti a bordo della nave e dovranno lasciare le acque italiane con il mezzo appena terminate le procedure di soccorso.
La situazione, comunque, è decisamente in divenire. Perché, fanno sapere da Humanity (che nonostante le procedure siano terminate ieri sera, non ha lasciato il porto) il provvedimento ministeriale non indica un termine temporale e la stessa situazione potrebbe ripetersi per Geo Barents (dove a bordo, dei 572 passeggeri, sono stati lasciati sbarcare in 357, mentre i restanti 215 sono ancora a bordo). E nel frattempo, al largo delle coste della Sicilia orientale vi sono ancora oltre 500 persone a bordo di quattro diverse imbarcazioni. Dall’Europa, intanto, chiedono all’Italia di agevolare gli sbarchi e di minimizzare il tempo trascorso in mare dai naufraghi.
[E.R.]