Squadrone eliporto Cacciatori di Sicilia: la loro importanza
Lo Squadrone eliportato “Cacciatori” di Sicilia, da diverse settimane, sta supportando i Reparti territoriali dell’Arma di Catania, nella lotta alla criminalità organizzata su terreni impervi. Agendo in simbiosi con elicotteri e unità cinofile, attraverso le loro peculiari capacità professionali. Che spaziano dalle infiltrazioni diurne e notturne agli “appiattamenti” condotti nelle condizioni ambientali più difficili.
L’elevato profilo professionale del reparto, scaturito da un’accurata specializzazione del personale (tiratore scelto, rocciatore, ardimento, difesa personale, etc.), è quindi in sintonia con uno standard d’intervento tipicamente militare. Infatti prevede l’attuazione di tecniche di controguerriglia proprie dei reparti speciali. A sostegno di tutto ciò, i “Cacciatori” di Sicilia possono disporre di apparecchiature ad avanzata tecnologia. Tra cui sofisticati apparati di localizzazione individuale satellitare, apparecchiature di rilevazione termica e visori notturni. Oggetti estremamente utili in contesti ambientali estremamente duri e caratterizzati tanto da terreni accidentati quanto da condizioni atmosferiche decisamente ostili.
La specificità dell’attività dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia ne consente il suo impiego in quei teatri operativi che richiedono maggiori difficoltà di accesso. In tali zone la loro capacità di penetrazione nel territorio consente l’effettuazione di avvistamenti o lunghi appiattamenti, per la sorveglianza di luoghi e persone.
In tale cornice operativa, sono state quindi numerose le operazioni di servizio svolte dallo Squadrone Eliportato “Sicilia”. Le operazioni avvenute a supporto dei reparti del Comando Provinciale Carabinieri di Catania. Sia per attività ad alto rischio e ricerca di catturandi. Sia per contrastare le attività delittuose.Ma anche i business criminali della criminalità organizzata, compresa la cd. “Mafia dei pascoli”, andando a colpire i nascondigli, gli arsenali delle armi e le piantagioni di marijuana.
Squadrone eliporto Cacciatori di Sicilia: indagini
Ad esempio, lo scorso gennaio, a Mascali (CT), nel corso della delicata esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti dei fratelli Del Popolo Marchitto (per detenzione e porto di armi da sparo, danneggiamento aggravato, violenza privata e evasione), considerati armati e pericolosi, e difatti bloccati dopo l’irruzione con 2 pistole cal. 9×21 con il “colpo in canna”, i Cacciatori hanno supportato i Carabinieri di Catania, fornendo loro la necessaria cornice di sicurezza, cinturando l’area d’intervento e monitorando l’edificio dove si stavano nascondendo.
Tuttavia, sono le campagne e i territori montani i contesti naturali in cui meglio si dispiega l’attività dello Squadrone. Qui, i militari, grazie alle loro peculiari capacità operative, sono in grado d’infiltrarsi, anche per settimane, nelle aree più impervie dell’entroterra catanese. Ma anche lungo i costoni montuosi tra la vegetazione, fornendo un prezioso rinforzo all’Arma territoriale, ad esempio nell’attività antidroga.
Ne è prova l’arresto di 3 coltivatori di Vizzini lo scorso mese di settembre, che a seguito di una perquisizione dello Squadrone Eliportato Cacciatori, sono stati sopresi a coltivare una piantagione di diverse piante marijuana dell’altezza di quasi 2 metri ciascuna. L’attività avvenuta nelle adiacenze del loro casolare di campagna, rinvenendo altresì 350 grammi di sostanza già essiccata e pronta per essere immessa sul mercato.
Altro settore di predilezione dello Squadrone Cacciatori, è quello concernente la ricerca di armi e munizioni illegalmente detenute nella disponibilità di famiglie mafiose. In contesti di difficile accesso come i casolari di campagna o le zone boschive dei versanti etnei.
Al riguardo, lo scorso gennaio, i militari della Compagnia Carabinieri di Randazzo, supportati da quelli dello Squadrone Eliportato, hanno denunciato il detenuto Turi Sangani per “detenzione illegale di armi e munizioni”. In quanto nella sciara di Randazzo, sono stati rinvenuti 2 fucili cal. 12 mm della Beretta a lui riconducibili, ovvero una doppietta ‘canne mozze’ e un fucile monocanna mod. A301. Inoltre 8 cartucce cal. 12, che non si esclude siano state utilizzate in pregressi delitti.
Successivamente gli stessi Carabinieri operanti hanno inoltre arrestato in flagranza un 25enne incensurato, per “detenzione illegale di arma comune da sparo”. Ma anche per “detenzione di arma clandestina”, “ricettazione” e “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. Poiché durante una serie di perquisizioni svolte tra alcune abitazioni e terreni di Linguaglossa e Piedimonte Etneo, hanno rinvenuto nella sua disponibilità 2 pistole cariche e perfettamente funzionanti. Ossia una pistola Beretta cal. 7,65×21 con matricola abrasa e relativo caricatore con 7 proiettili, e una pistola Stoeger Cougar cal. 9×21, anche questa con caricatore con all’interno 3 proiettili, nonché 43 gr. di hashish e 5 gr. di marijuana.
Lo Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia” si occupa anche di prevenzione, in tutti quei territori che ovviamente più gli sono congeniali. Per tale motivo, sempre nell’ambito delle pianificazioni approntate dal Comando Provinciale di Catania, i controlli proseguiranno nelle prossime settimane nei territori montani e pedemontani dell’Etna e in quelli a maggiore vocazione agricola del calatino e del palagonese.