01.03.2023 – L’autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia ha redatto un piano per l’utilizzo delle risorse idriche, rivolto a tutti quelli che a vario titolo le gestiscono in regione. Si tratta del Report siccità 2022, che prevede degli interventi, si a a breve che a lungo termine, per fronteggiare la crisi idrica e i problemi di approvvigionamento dell’acqua (con i danni che ne conseguono sia per l’uso domestico che per quello irriguo e industriale).
Pianificazione resasi purtroppo necessaria. La scarsità di piogge degli ultimi mesi, infatti, ha reso sempre più alto il rischio che gli approvvigionamenti non riescano a soddisfare il normale fabbisogno idrico. Per questo si è resa necessaria una pianificazione attenta dell’uso delle risorse idriche. Le misure a breve termine che sono state pianificate dall’autorità di bacino i razionamenti, la pianificazione per quanto riguarda l’uso irriguo, l’utilizzo dei volumi morti degli invasi e il ricorso alle risorse sotterranee.
Tra gli interventi che sono stati pianificati per il lungo periodo, invece, vi è la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione, ma anche il riutilizzo delle acque reflue a scopi agricoli. Ancora, tra le misure di lungo respiro previste dall’autorità di bacino, vi è anche la razionalizzazione dei prelievi e la promozione di buone pratiche finalizzate alla riduzione dei consumi.
“Occorre da parte di tutti una seria presa di coscienza – spiega il direttore generale dell’autorità di bacino, Leonardo Santoro – di come la sensibile diminuzione delle risorse disponibili, dovuta alle evidenti mutazioni del clima, imponga scelte decise per contrastare i fenomeni siccitosi, purtroppo sempre più invasivi. Soltanto interventi efficaci, seppure talvolta impopolari, frutto di una costante sinergia istituzionale, potranno attenuare disagi per la popolazione e per l’agricoltura, che altrimenti rischiano di diventare di maggiore portata e dagli effetti ben più gravi.” conclude Santoro.
[E.R.]