15.01.2023 – “Siamo i soldati del clan; se non ci paghi, ti bruciamo, facciamo saltare in aria anche te mentre torni a casa”. Così, secondo quanto raccolto dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) della Procura del Tribunale di Catania, due brontesi di 32 anni e 45 anni avrebbero minacciato il titolare di un pub a Bronte per farsi pagare un pizzo da 150 euro. Questa è l’accusa formulata a danno dei due uomini dal Giudice per le indagini preliminari (Gip) di Catania, che ha formulato per i due l’ipotesi di reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, chiedendo – e ottenendo – la custodia cautelare in carcere.
A ricostruire il quadro delle angherie dai due uomini commesse a danno del ristoratore sono state le indagini svolte dal commissariato di polizia di Adrano e dalla squadra mobile di Catania, con la sezione Criminalità organizzata. Pare che, per circa un anno, tra giugno 2021 e maggio 2022, i due abbiano ripetutamente fatto visita all’uomo. Pare che i due si presentassero come soldati di una cosca mafiosa operante a Bronte e che, per conto di questa, chiedessero al gestore del pub un pagamento, generalmente di 150 euro, in cambio della protezione.
La richiesta di denaro, naturalmente, non era per niente gentile, ma era accompagnata da minacce di vario tipo, tra cui quella di incendiargli l’attività e di farlo saltare in aria. I due, alla fine, sono stati scoperti e adesso si trovano presso il carcere di Agrigento.
[E.R.]