03.03.2023 – I carabinieri del Nucleo dell’ispettorato del lavoro, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Paternò e quelli di Sciacca, hanno arrestato un imprenditore agricolo belpassese di 42 anni, in esecuzione di un’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Catania, con l’accusa di sfruttamento del lavoro e per reati in materia di sicurezza sul lavoro. Per sfruttare i lavoratori, l’uomo si serviva di un intermediario, un 45enne residente a Paternò, anch’egli arrestato. L’indagine che ha portato all’arresto è scaturita dalla denuncia di un lavoratore straniero, sostenuto dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo avrebbe impiegato nella propria attività quattro lavoratori stranieri, reclutati tramite il caporale. Questi venivano retribuiti con cifre decisamente irrisorie rispetto al numero di ore prestate e una parte di tale cifra doveva essere versata all’intermediario per il “servizio”. Naturalmente, le condizioni in cui venivano impiegati i lavoratori erano tremende: orari di lavoro estenuanti, zero riposi settimanali o ferie, nessuna indennità di alcun tipo. E ancora: condizioni di sicurezza precarie, igiene assente. In altre parole, nessun rispetto per qualunque tipo di regola sul lavoro.
[E.R.]