16.11.2022 – Finalmente, dopo quasi due mesi dalle elezioni regionali, la Regione Siciliana ha un proprio esecutivo. Nella giornata di ieri (martedì 15 novembre), il presidente della Regione Schifani ha ufficializzato le deleghe, nominando quindi gli assessori che sono stati presentati in conferenza nella mattinata di oggi (mercoledì 16 novembre) e che sempre oggi, alle 11, hanno prestato giuramento dinanzi all’Assemblea regionale siciliana. I dodici assessori si metteranno immediatamente al lavoro per affrontare le sfide più urgenti.
I dodici assessori scelti da Schifani
Il vicepresidente della giunta regionale sarà l’assessore Sammartino, che ha ricevuto anche le deleghe ad agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea. L’assessore alle attività produttive sarà invece Tamajo, A Messina vanno le deleghe ad autonomie locali e funzione pubblica. Amata avrà invece sotto la sua cura beni culturali e identità siciliana. Falcone è stato delegato dal governatore all’economia e avrà anche l’incarico di occuparsi di quanto compete al dipartimento regionale della Programmazione. L’assessore all’energia e ai servizi di pubblica utilità sarà invece Di Mauro.
Albano sarà assessora a famiglia, politiche sociali e lavoro, mentre Aricò ha ricevuto le deleghe a infrastrutture e mobilità. Turano avrà sotto le proprie competenze istruzione e formazione professionale. Per la salute è invece stata designata Volo. Pagana si occuperà di territorio e ambiente, mentre Scarpinato sarà assessore a turismo, sport e spettacolo.
Schifani “Coesi per cambiare la Sicilia e affrontare le emergenze”
“Finalmente si parte: compatti, coesi, con la volontà di fare in modo che alcune cose possano cambiare nella macchina regionale. Ci aspettano grandissime emergenze da affrontare con estrema urgenza, da far tremare i polsi.”. Così il presidente della regione Schifani ha presentato, nella conferenza tenuta a palazzo d’Orleans, la propria squadra di governo.
Schifani ha quindi elencato le priorità della Giunta da qui ai prossimi mesi: dall’esercizio finanziario agli interventi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) fino alle misure definite dalla programmazione 2021-2027. Senza dimenticare il confronto con il governo nazionale su temi come la vicenda Lukoil e il ponte sullo stretto e gli aiuti alle famiglie e alle imprese.
“Mi metto a disposizione della mia terra – ha concluso il presidente – per assicurare ai siciliani un cambiamento che si traduca in una maggiore efficienza amministrativa, crescita del Pil, attrazione di investimenti e aumento dei posti di lavoro che porti i giovani a non lasciare la propria terra. Garantiremo il massimo contrasto alla criminalità organizzata, con un’azione di governo rigorosa anche nei confronti dei reati contro la pubblica amministrazione.”.
[E.R.]