22.10.2022 – Un’operazione condotta dalla Polizia di Stato di Catania, coordinata dalla locale Procura distrettuale, ha portato al sequestro di migliaia di materiale audio e video a contenuto pedopornografico. Sono ventiquattro gli indagati, con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico e nei loro confronti sono state disposte perquisizioni personali e informatiche. Il caso non è circoscritto al capoluogo etneo, ma riguarda anche le province di Ragusa e Siracusa. Sono ora in corso ulteriori indagini.
Un’indagine partita da Milano
A condurre l’operazione è stato il Centro operativo sicurezza cibernetica della polizia postale, che ha preso le mosse a partire da una precedente operazione condotta dalla polizia postale di Milano, legata sempre allo scambio di materiale pedopornografico. Questa aveva evidenziato come lo scambio di materiale informatico di questo genere coinvolgesse una platea piuttosto ampia.
La Procura distrettuale di Catania ha voluto quindi approfondire. Ha iniziato quindi a indagare sugli utenti coinvolti negli scambi incriminati, giungendo così alla scoperta: attraverso account informatici fittizi, gli utenti in questione usufruivano di servizi cloud, attraverso i quali ricevevano e inviavano materiale digitale i cui contenuti riguardavano lo sfruttamento sessuale di minori, in alcuni casi anche in tenerissima età.
Adesso, il materiale pedopornografico è stato sequestrato dagli inquirenti, che approfondiranno la vicenda al fine di confermare le responsabilità degli indagati e identificare le vittime e scoprire eventuali giri più vasti.
[E.R.]