18.01.2023 – Il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, ha chiesto al direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania (AspCt) di attivare un canale di distribuzione domiciliare dei farmaci e dei presidi sanitari che vengono forniti dalla farmacia ospedaliera di Bronte per i cittadini randazzesi. La richiesta del primo cittadino del comune etneo è avvenuta durante un incontro avuto dallo stesso, accompagnato dall’assessore comunale Enrica Giardina e dal presidente del Comitato di Catania della Croce rossa italiana (CriCt) Stefano Principato, con il direttore sanitario dell’AspCt Antonio Rapisarda. Il mezzo per realizzare quanto richiesto da Sgroi sarebbe una convenzione tra il Comune di Catania e CriCt e, se la richiesta del sindaco randazzese fosse esaudita, i suoi concittadini che hanno diritto alle forniture non dovrebbero più recarsi regolarmente a Bronte.
Rapisarda, dal canto suo, si è mostrato possibilista e non ha affatto chiuso all’ipotesi che quanto richiesto da Sgroi possa avere effettiva attuazione: “Abbiamo verificato con il sindaco le procedure da attivare – ha spiegato Rapisarda – e lo ringrazio per l’opportunità di miglioramento del servizio che sta mettendo in campo. La cornice generale dell’intesa rispecchia il modello di distribuzione dei farmaci sperimentato durante il periodo pandemico grazie alla collaborazione della Cri. Andremo monitorando questa attività e valuteremo anche l’opportunità di incrementare i giorni di apertura al pubblico del servizio, così come richiesto dal sindaco.”.
“Ringrazio il direttore sanitario – ha detto Sgroi – per l’attenzione che rivolge al nostro territorio affrontando criticità di sistema che purtroppo ereditiamo da una normativa che ha ampi margini di miglioramento. Il nostro obiettivo è rispondere alla domanda di salute dei cittadini semplificando le procedure e offrendo migliori opportunità di accessibilità ai servizi.”.
All’incontro erano presenti anche Maria Anna D’Agata, direttrice del Dipartimento del farmaco, e Antonio Salanitri, direttore del distretto sanitario di Bronte, oltre al direttore medico del nosocomio brontese Salvatore Pillera.
[E.R.]