C’è chi utilizza i servizi di messaggistica per ordinare cibo da asporto e c’è chi, invece, attraverso WhatsApp e le sue app gemelle richiede ben altro. È il caso di un uomo di San Giovanni la Punta, che aveva fissato l’appuntamento con il pusher tramite WhatsApp, organizzando anche i dettagli della compravendita di droga. Il pusher è finito quindi in carcere per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I carabinieri della stazione di San Giovanni la Punta lo hanno scoperto durante le consuete attività di controllo del territorio. Nello specifico, l’uomo è stato colto sul fatto dagli agenti intenti a controllare una traversa di via Deodato. La dinamica è quella classica: il conducente di un’autovettura si avvicina al pusher, a piedi; quest’ultimo dopo un breve colloquio, entra all’interno di un edificio e ne esce, poco dopo, con un involucro che consegna al conducente del mezzo in cambio di denaro.
I carabinieri sono quindi entrati in azione, bloccando entrambi i soggetti e decidendo di attuare una perquisizione dell’edificio dove, pocanzi, era entrato il rivenditore. Qui, gli agenti hanno rinvenuto un quantitativo di marijuana pari a circa 75 grammi. Parte della droga era suddivisa in dosi, mentre la restante quantità era contenuta dentro un barattolo di vetro. Vi era inoltre anche un bilancino di precisione.
In seguito a ulteriori controlli, gli agenti hanno anche scoperto come avveniva lo scambio: il cliente “ordinava” la droga tramite WhatsApp e, tramite l’app di messaggistica il pusher fissava orario e luogo di appuntamento.
[E.R.]