21.12.2022 – Far passare una processione sacra sotto casa di un boss della malavita per “omaggiarlo” è, oltre che un gesto meschino che getta discredito su tutto un popolo e che perpetua certe dinamiche che tanto male hanno provocato, anche un reato. Così, gli “inchini” sotto casa del boss di San Michele di Ganzaria del 25 marzo del 2016, in occasione del venerdì santo, sono costati caro a chi li ha orchestrati.
In quell’occasione, nel corso delle processioni festive, il percorso fu deviato per passare sotto casa del boss. Ora, il giudice del tribunale di Caltagirone ha condannato trentanove persone, per 80 anni complessivi di carcere. La direzione distrettuale antimafia di Catania ha contestato agli imputati, a vario titolo, i reati di turbamento di funzioni religiose e istigazione a delinquere, con l’aggravante mafiosa. Tre persone sono invece state assolte.
[E.R.]