Politiche giovanili, presentato il progetto “Il Buon Cammino”
Nella sede della Città metropolitana il dirigente delle Politiche sociali Francesco Schillirò e la referente Renata Cardì hanno presentato alla stampa il progetto “Il Buon Cammino”, entrato nel vivo dopo le vicissitudini amministrative che ne avevano rallentato il percorso.
In sei comuni della provincia etnea i giovani a rischio devianza, di età compresa tra i 13 e 17 anni, potranno trovare un luogo dove svolgere le attività socio-ricreative che li allontanino dal sentiero dell’illegalità e li avvicinano invece a quello dell’istruzione e della cultura.
A Biancavilla, Catania, Caltagirone, Gravina di Catania, Ramacca e San Michele di Ganzaria saranno individuati i giovani che vivono in condizioni di marginalità sociale e che, a causa dell’abuso di droga e alcol o di situazioni familiari problematiche, non frequentano la scuola dell’obbligo ed alimentano il fenomeno della dispersione scolastica.
Politiche giovanili: a cosa serve il progetto
Per aiutare i giovani a rischio, alcune cooperative di operatori sociali, negli spazi messi a disposizione dai vari Comuni, attueranno nei prossimi due anni laboratori sportivi e musicali, oppure centri di ascolto e sostegno per lo sviluppo di abilità manuali, espressive e di crescita emotiva, senza dimenticare l’avviamento al lavoro.
Nella conferenza stampa di presentazione del progetto “Il Buon Cammino” (che è finanziato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza con fondi europei e POC), la Città metropolitana, ente capofila, ha auspicato un maggiore sforzo da parte di tutti i soggetti interessati: al riguardo verifiche periodiche saranno fatte per valutare le attività e il successo dell’iniziativa.