Condanne pesanti per il clan Nicotra di Misterbianco, quello dell’omonimo e storico boss Mario “Tuppu”, da sempre legato alla famiglia Mazzei di Catania. La pena più pesante – 26 anni – è stata inflitta a Nino Rivilli, considerato tra i maggiori esponenti della cosca, mentre il figlio di Mario Nicotra, Antonino (Tony) è stato condannato a 22 anni. Le condanne hanno riguardato anche Gaetano Nicotra (classe ’51) a 20 anni, Gaetano Nicotra (classe ’79) a 14 anni, Carmelo Guglielmino a 14 anni, Lucia Palmeri a 12 anni, Gaetano Indelicato a 6 anni e 6 mesi e 1300 euro di multa, Francesco Spampinato a 3 anni 6 mesi e 700 euro di multa, Emanuele Parisi a 2 anni e 1200 euro di multa, Giuseppe Piro a 3 anni e 1800 euro di multa, Saverio Monteleone a 2 anni e 1200 euro di multa, Vincenzo Di Pasquale a 2 anni e 1200 euro di multa, Luca Destro a 2 anni e 1200 euro di multa, Alfio La Spina a 3 anni e 600 euro di multa, Gianfranco Carpino a 7 anni(carabiniere condannato per corruzione e rivelazione di segretod’ufficio) e Antonio Zuccarello a 6 anni e 5 mila euro di multa.
La Quarta sezione penale del Tribunale di Catania ha dichiarato di non dover procedere nei confronti di Giuseppe Avellino perché deceduto, e assolto Carlo Marchese, così come chiesto dal pm. Riconosciuto il risarcimento del danno al Comune di Misterbianco e all’associazione Alfredo Agosta, costituite parti civili nel processo. Gli imputati sono stati arrestati nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Gisella”, del 2019, una delle indagini che ha portato allo scioglimento del Comune per mafia. Il clan Nicotra prende il nome dal patriarca Mario Nicotra assassinato nel 1989 durante la guerra contro il clan di Giuseppe Pulvirenti “‘u Malpassotu”, faida che durante gli anni Novanta costrinse i ‘Tuppi’ ad emigrare in Toscana. Meno di un decennio fa i Nicotra sono “tornati” a Misterbianco, dopo che il fratello di Mario, Gaetano ‘Tano’ Nicotra del 1951, condannato a 20 anni di reclusione ha siglato in carcere un accordo con Santo Mazzei. Oggi, nell’aula bunker del carcere di Catania Bicocca la sentenza.
Redazione – Catania Post