27.10.2022 – Nel 2016, una giovane donna perse entrambi i gemelli che portava in grembo da diciannove settimane. Poi, anche lei perse la vita. Per questa triste vicenda, che fece attivare anche il ministero della salute che inviò degli ispettori all’ospedale Cannizzaro, sette medici del reparto ginecologia e ostetricia del nosocomio catanese finirono a processo.
Tre medici assolti, quattro condannati con sospensione della pena per omicidio colposo
A sei anni di distanza dal fatto, il Tribunale penale monocratico di Catania ha emesso la propria sentenza. Tre dei medici coinvolti (tra cui il primario del reparto) sono stati assolti “perché il fatto non sussiste”. Gli altri quattro medici coinvolti, in servizio nella notte tra il 15 ottobre e il 16 ottobre del 2016, sono invece stati condannati a sei mesi di reclusione ciascuno per omicidio colposo con sospensione della pena. Alla sorella della donna deceduta, inoltre, dovranno essere versati 30mila euro di provvisionale.
Imprudenza, negligenza e imperizia le contestazioni del Tribunale
Nel dispositivo del Tribunale si legge che ai medici condannati viene contestata la “colpa professionale”, dovuta a “imprudenza, negligenza e imperizia” nell’assistere la donna. In particolare, secondo la procura sono diverse le mancanze del personale medico che avrebbero portato al decesso della donna: si parla di “mancato tempestivo riconoscimento della sepsi in atto”, ma anche di “mancata raccolta di campioni per esami microbiologici”, “mancata tempestiva rimozione della fonte dell’infezione: i feti e le placente” e “mancata somministrazione di emazie durante l’intervento”.
[E.R.]