20.10.2022 – Minacce e botte ai genitori per ricevere soldi da loro. È questo che la Procura della Repubblica di Catania contesta a un cittadino 34enne. L’uomo è ora indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione e si trova adesso in carcere a Piazza Lanza, ove l’hanno condotto i carabinieri di Aci Sant’Antonio.
L’indagine ai danni dell’uomo è stata condotta da un pool di magistrati specializzato nei reati legati alla violenza di genere. I fatti ricostruiti dagli inquirenti avrebbero le loro radici all’inizio del 2020, epoca in cui l’uomo avrebbe incominciato a sottoporre i genitori a un regime fatto di minacce, botte, offese, violenze di vario tipo, chiedendo inoltre loro somme di denaro per smettere di vessarli.
Dalle minacce ai fatti
Spesso, secondo quanto ricostruito dalle indagini, tali atteggiamenti avvenivano dopo che l’aguzzino aveva assunto sostanze stupefacenti. E, a un certo punto, dalle minacce l’uomo avrebbe iniziato a passare ai fatti, aggredendo i genitori anche fisicamente.
L’uomo agiva in tal modo, secondo le ricostruzioni, al fine di indurre i genitori, terrorizzati, a cedere alle sue continue richieste di denaro. Non l’agire di un pazzo fuori di sé, dunque, ma un comportamento studiato e calcolato: le minacce e le botte ai genitori erano funzionali all’estorsione di denaro ai danni dei due coniugi.
Già a luglio i carabinieri – allertati dalle due vittime – erano intervenuti e l’uomo si era volontariamente allontanato da casa. Ma era stata una tregua fragile e breve: l’uomo, infatti, raggiungeva l’abitazione dei genitori nottetempo, continuando a minacciarli e aggredirli.
Adesso, per l’anziana coppia di coniugi, l’incubo sembra essere finito: il figlio è stato arrestato e sarà l’autorità giudiziaria a occuparsi di lui.
[E.R.]