11.02.2023 – L’allerta maltempo si placa, nella Sicilia orientale che negli ultimi di giorni si è trovata (è proprio il caso di dirlo) nell’occhio del ciclone. Rimangono, però, gli ingenti danni che la furia della natura ha procurato in questa parte dell’isola. Danni che non sono ancora stati quantificati, ma che potrebbero spingere il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a chiedere lo stato di crisi regionale. Il governatore, sin da ieri (venerdì 10 febbraio) è in costante contatto con il confermato capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, e con i prefetti dell’isola, per monitorare la situazione. Ma l’impressione è che si vada proprio verso lo stato di crisi regionale e che si chieda al Governo nazionale lo stato di emergenza nazionale.
Ingenti i danni in tutta la Sicilia orientale
Ingenti, come si diceva, i danni, soprattutto nelle estremità più meridionali della Sicilia orientale, nel siracusano e nel ragusano. Ma anche nel catanese, comunque, i problemi sono stati molteplici, come testimoniano i numerosi interventi dei Vigili del fuoco e del Soccorso alpino soprattutto nella zona dell’Etna, e come testimonia quanto accaduto a Mineo, con il cimitero della cittadina calatina franato e con le strade per accedere al comune quasi completamente interrotte. O ancora, testimoni dei danni persistenti sul catanese sono gli allagamenti nella piana di Catania, con intere località sommerse. E con gli interventi resi praticamente impossibile dall’inadeguatezza dei mezzi a disposizione della Città metropolitana.
Schifani valuta stato di crisi regionale e stato di emergenza nazionale
Se dal punto di vista puramente meteorologico l’emergenza è conclusa, con il miglioramento delle condizioni e con lo stato di allerta per il rischio meteo idrogeologico della Protezione civile che passa da rosso e arancione a giallo, nelle aree maggiormente interessate dall’emergenza, e a verde in tutto il resto della regione, i danni, come detto permangono e adesso bisogna farne la conta: “Ho chiesto un continuo monitoraggio delle aree di crisi” ha spiegato il presidente della Regione Schifani. “Insieme continuiamo a monitorare l’evolversi della situazione relativa al maltempo nella Sicilia sud-orientale. In attesa di ricevere la relazione dettagliata sui danni causati dal ciclone mediterraneo, stiamo valutando la possibilità di dichiarare lo stato di crisi regionale e di richiedere quello di emergenza nazionale a Palazzo Chigi.”.
Stato di crisi e stato di emergenza
La dichiarazione dello stato di crisi regionale e dello stato di emergenza nazionale permettono, a livelli diversi, una maggiore “agilità” e rapidità degli interventi da parte delle autorità per fronteggiare gli eventi calamitosi e sono necessari anche per sbloccare più facilmente i fondi necessari per fare fronte ai danni.
[E.R.]