Nel solco delle indicazioni fornite dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha notevolmente intensificato i “servizi straordinari e coordinati a largo raggio” nel quartiere Librino, anche grazie al rinforzo delle squadre della “Compagnia d’ Intervento Operativo – C.I.O.” del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”. Tali azioni hanno lo scopo di contrastare l’illegalità diffusa e aumentare la sicurezza percepita nella cittadinanza, attraverso una presenza sul territorio efficace, costante e visibile.
Nell’ambito di tali azoni preventive, i militari della Compagnia Carabinieri di Fontanarossa, supportati dai colleghi della C.I.O., della Polizia Locale e da personale specializzato Enel, sono stati impegnati nel quartiere “Librino”, in un servizio coordinato predisposto per reprimere forme di criminalità comune.
Nel complesso, le attività hanno permesso di denunciare complessivamente 5 persone, di cui tre per furto aggravato, in quanto si allacciavano abusivamente alla rete pubblica Enel, uno per porto abusivo di armi da taglio ed uno per impiego di lavoratori in “nero”.
Nella circostanza, i militari dell’Arma e il personale Enel hanno effettuato controlli presso una palazzina del quartiere Librino, dove hanno denunciato 3 persone che avevano bypassato il contatore mediante un allaccio diretto alla rete elettrica Enel, causando ammanchi di circa 30mila euro alla società elettrica. Tali condotte, oltre ad essere fuori legge, sono pericolose per la salute pubblica, in quanto la manomissione dei contatori, mediante l’introduzione di un cavo elettrico per realizzare l’allaccio abusivo, esclude tutti i dispositivi antinfortunistici, con grave rischio di corto circuiti responsabili, talvolta, di vere e proprie esplosioni.
Tra viale Biagio Pecorino e via Giovanni da Verrazzano, i militari hanno poi ispezionato 3 rivendite ambulanti di prodotti ortofrutticoli, accertando che tutti e tre i commercianti erano sprovvisti dei requisiti professionali necessari per poter esercitare il commercio su strada e, inoltre, avevano occupato abusivamente suolo pubblico A tutti e tre i commercianti sono state pertanto comminate sanzioni per complessivi 7.331,00 €, mentre ad uno solo di loro è stata applicata una ulteriore sanzione di 308,00 €, perché aveva trasformato il suo punto vendita da ambulante a fisso, mediante l’installazione di un gazebo ancorato al suolo.
E’ stata successivamente rivolta l’attenzione anche nei confronti di un autolavaggio, dove i Carabinieri hanno riscontrato la presenza di 3 lavoratori in nero, tutti senza regolare contratto, motivo per cui il titolare è stato multato con una sanzione di 5.400,00 €.
Sempre a Librino, inoltre, i Carabinieri hanno notato un’abitazione, apparentemente in stato di abbandono, che aveva la porta di ingresso semi aperta. Insospettiti, i militari sono quindi entrati e hanno scoperto una piantagione di marijuana al piano superiore, munita di impianto di ventilazione, materiale per la coltivazione e per il confezionamento di droga, nonché ben 15kg di marijuana già confezionata in alcuni involucri di plastica sottovuoto, sequestrata per gli opportuni accertamenti di laboratorio.
Per quanto concerne le attività relative alla circolazione stradale, invece, sono stati disposti una serie di posti di controllo lungo i principali assi viari e i luoghi maggiormente esposti sotto il profilo della sicurezza pubblica, che hanno consentito di identificare 41 persone e 30 veicoli, di cui 4 sequestrati per mancata copertura assicurativa dei veicoli e 3 sottoposti a fermo amministrativo per omessa revisione periodica.
Sono state colpite, in particolare, quelle condotte di guida che possono creare un pericolo per la sicurezza pubblica (per un totale di 16.670,00 euro di sanzioni), come accaduto quando un ragazzo catanese di 32 anni è stato invitato ad accostare il suo veicolo, condotto senza aver mai conseguito la patente. Oltretutto, quest’ultimo nascondeva nell’auto ben 2 coltelli a serramanico, motivo per il quale l’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Infine, i Carabinieri hanno accertato che 11 persone sottoposte agli arresti domiciliari fossero regolarmente in casa e, presso l’abitazione di due di questi, che apparivano alquanto nervosi al momento del controllo, hanno rinvenuto modiche quantità di marijuana e dunque li hanno segnalati amministrativamente alla Prefettura.