Per usare questo sito approva la Privacy Policy
Accept
Catania PostCatania Post
  • Territorio
    • Area Metropolitana
    • Aci
    • Paesi Etnei
    • Calatino
    • Giarre
  • Fatti
  • Cultura
  • Opinioni
    • La Politica
    • Editoriali
  • Sport
  • Food
  • Economia
  • Lifestyle
Reading: Legale di Salvatore La Motta: erano care ragazze
Share
Notification Show More
Latest News
cataniapost-treni-trenitalia-ferrovie
Treni. Pronti due milioni per aumentare frequenze fra Giarre, Catania e l’aeroporto
La Politica
Gravina riconsegnati i locali del centro anziani
La Politica
salvataggio acireale e fiumefreddo
Due anziani salvati ad Acireale e Fiumefreddo
Fatti Primo Piano
lavoratori in nero
Riposto. Lavoratori in nero in una pizzeria e in un panificio
Fatti
Vera Schiopu
Ramacca. Caso Vera Schiopu, chiesta la convalida del Fermo per i 2 romeni
Fatti Primo Piano
Aa
Catania PostCatania Post
Aa
  • Territorio
    • Area Metropolitana
    • Aci
    • Paesi Etnei
    • Calatino
    • Giarre
  • Fatti
  • Cultura
  • Opinioni
    • La Politica
    • Editoriali
  • Sport
  • Food
  • Economia
  • Lifestyle
Have an existing account? Sign In
Follow US
© 2021 Palermo Post. Tutti i diritti riservati. Powered by Nubes
Catania Post > Blog > Fatti > Legale di Salvatore La Motta: erano care ragazze
FattiPrimo Piano

Legale di Salvatore La Motta: erano care ragazze

Redazione
By Redazione Published Febbraio 12, 2023
Share
3 Min Read
riposto femminicidio
SHARE

Il giorno dopo il duplice omicidio che ha sconvolto la comunità di Riposto ad opera di Salvatore La Motta, successivamente suicidatosi dinnanzi la caserma dei carabinieri, parla il suo legale.

“Le due donne uccise ieri le conoscevo, era due care ragazze. Non mi ricordo di contatti tra loro o con La Motta. Lui non era sposato e non so se frequentasse qualcuna in particolare, avevo capito che c’era una piccola storia in particolare, ma atteneva alla sua sfera privata e non al nostro rapporto professionale. Ma niente lasciava presagire minimante quello che è successo”. Lo afferma l’avvocato Antonino Cristofero Alessi, difensore di Salvatore La Motta, l’ergastolano in permesso premio suicida davanti la caserma dei carabinieri, dopo due femminicidi commessi a Riposto. Le vittime sono Carmelina ‘Melina’ Marino, di 48 anni, freddata nella sua auto nel lungomare Pagano, e Santa Castorina, di 50, assassinata sul marciapiede della centralissima via Roma. Il collegamento tra le due donne e l’uomo sono al centro delle indagini dei carabinieri della compagnia di Giarre e del nucleo Investigativo del comando provinciale di Catania, coordinate dalla Procura distrettuale etnea.

“Avvocato sto venendo, vengo io”. Così Salvatore ‘Turi’ La Motta, 63 anni, ha risposto al suo avvocato Antonino Cristofero Alessi, che lo aveva appena chiamato dalla caserma dei carabinieri di Riposto. L’ergastolano in permesso premio, poi suicida, era ricercato dalle forze dell’ordine nell’ambito delle indagini su due femminicidi commessi a Riposto. L’avvocato era nella caserma dei carabinieri per seguire un altro caso. Sono stati i militari dell’Arma a chiedergli di mettersi in contatto con il suo assistito per convincerlo a consegnarsi. “Ho chiamato La Motta utilizzando il viva voce – ricostruisce il penalista – e gli ho detto di costituirsi ai carabinieri, di dirmi dove si trovava che potevano andare a prenderlo e sapendo che poteva contare sulla mia presenza per l’immediata assistenza legale. Lui mi ha risposto ‘sto venendo, vengo io’. La Motta – aggiunge – è arrivato cinque minuti dopo. Aveva un’arma in mano e mi ha chiamato ‘Antonio’, con il mio primo nome i carabinieri gli hanno intimato di posare la pistola, e poi ho sentito lo sparo….”. “Mai avrei immagino – sottolinea il penalista – che potesse accadere tutto questo, non c’è stato nessun segnale pregresso, nessuno. Impensabile. Era un detenuto che aveva usufruito dei permessi di legge per buona condotta: lavorava a Riposto, prima in un panificio, poi in una rivendita di formaggi. Durante i due anni di Covid dormiva a casa della sua famiglia, dal 3 gennaio, finita l’emergenza pandemica, rientrava la sera al carcere di Augusta, nel Siracusano”.

You Might Also Like

Due anziani salvati ad Acireale e Fiumefreddo

Riposto. Lavoratori in nero in una pizzeria e in un panificio

Ramacca. Caso Vera Schiopu, chiesta la convalida del Fermo per i 2 romeni

Donna impiccata a Ramacca. Fermati ex fidanzato e amico

Spacca vetrine in azione a Catania

Redazione Febbraio 12, 2023
Share this Article
Facebook Twitter Email Print
Previous Article cataniapost-meteo-sereno Il meteo del 12 febbraio a Catania
Next Article cataniapost-carabinieri-catania-nucleo-radiomobile A spasso da Cuneo a Catania, ma era evaso dal carcere
Leave a comment

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

about us

Catania Post è un supplemento del quotidiano telematico Palermo Post iscritto al N5 del registro stampa del Tribunale di Palermo.
Direttore Responsabile: Antonio Catalfio
Editore: Nubes Società Cooperativa Piva 02087430852
E-mail: redazione@cataniapost.it

  • Privacy Policy

Trovaci sui Social

© Catania Post 2021. Powered by Nubes. All Rights Reserved.

Removed from reading list

Undo
adbanner
AdBlock Detected
Il nostro sito è offre informazioni libere da ogni condizionamento politico ed è completamente gratuito perché monetizziamo attraverso la pubblicità. Per favore inseriscici nella whitelist per farci continuare ad essere una fonte d'informazione libera
Okay, I'll Whitelist
Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?