10.02.2023 – Dopo una lunghissima ultima seduta d’aula, i cui lavori sono durati per ben venti ore consecutive, l’Assemblea regionale siciliana (Ars) presieduta da Gaetano Galvagno ha approvato la prima legge di bilancio dell’esecutivo guidato da Renato Schifani. Manovra approvata con 35 voti a favore e 22 voti contrari. Si tratta di una manovra che, secondo l’assessore regionale all’economia Marco Falcone, si basa su tre cardini: “la certezza dei conti, il sostegno all’economia della Sicilia, l’ascolto di tutte le forze politiche e sociali.”. Una manovra, secondo l’esponente della Giunta, che si occupa della Regione a 360 gradi: “Non c’è un solo ambito socio-economico che non viene toccato dall’iniziativa della Regione Siciliana, in una logica interventista ed espansiva: occupazione, imprese, sanità, disagio sociale, famiglie, precari. E ancora investimenti su trasporti, turismo, sport e cultura.”. Le prime misure saranno emanate in tempi brevi, fa sapere Falcone: “Nei prossimi giorni il via alle prime misure”.
L’aumento delle indennità parlamentari si farà, approvato taglio orizzontale del 10 per cento contro impugnativa Roma
Nonostante le polemiche degli scorsi giorni, tra le misure approvate dall’Ars in Stabilità vi è anche il famigerato aumento delle indennità dei parlamentari, che andranno a percepire 10700 euro in più ogni anno grazie a una norma risalente al 2014 che ancora l’indennità dei parlamentari al costo della vita secondo i dati Istat. Contro questo aumento, era stato proposto un emendamento, che però è stato respinto dall’Aula con 29 voti contrari e 24 a favore (tra i contrari, probabilmente, lo stesso gruppo parlamentare che lo aveva proposto, Sud chiama nord di Cateno De Luca) nella votazione che, su richiesta di Gianfranco Micciché, si è tenuta a scrutinio segreto. Sono stati approvati, invece, due maxi emendamenti di ispirazione giuntale: il primo, che serviva per evitare l’impugnativa da parte del Governo nazionale, prevede il taglio del 10 per cento alla spesa di tutti gli articoli che vanno dal 29 al 90, mentre il secondo prevede la copertura di alcune misure con fondi extraregionali e misure senza impegno di spesa.
“Dopo oltre dieci anni, la Regione può contare su una manovra finanziaria operativa già ai primi giorni mese del febbraio.” è il commento del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “Un primo grande traguardo” prosegue “che rappresenta un cambiamento della linea di tendenza nel rispetto dei tempi procedurali: un fatto di sostanza e non solo di forma. Uno strumento contabile esecutivo, infatti, consente all’amministrazione regionale di potere lavorare con serenità senza dover fare ricorso all’utilizzo dei dodicesimi, a causa dell’esercizio provvisorio. Nel pomeriggio, inoltre, la giunta approverà il bilancio consolidato 2021 che consentirà di liberare ulteriori risorse a favore dei cittadini. Una manovra finanziaria – aggiunge Schifani – che guarda al sociale, alla tenuta dei conti, alla crescita e allo sviluppo dell’Isola. Una legge di Stabilità nella quale abbiamo previsto risorse per i danni dovuti alle calamità naturali, per gli indigenti e per numerose categorie di lavoratori. È, comunque, solo un primo passo di un percorso che proseguirà nei prossimi cinque anni.”.
[E.R.]