23.02.2023 – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha chiesto una mappatura di tutti gli oltre ottomila corsi d’acqua presenti in Sicilia e, insieme, anche un Piano straordinario di interventi finalizzati alla loro manutenzione, a seguito dell’ennesima alluvione purtroppo avvenuta in regione. E lo ha fatto concedendo tempi strettissimi: al tavolo convocato dal governatore alla presenza dei dirigenti dei dipartimenti di programmazione, agricoltura, sviluppo rurale e protezione civile, infatti, Schifani ha affermato di volere tutto pronto nel giro di dieci giorni. A coordinare le attività sarà il segretario generale dell’autorità di bacino, Leonardo Santoro.
Che, intanto, potrà giovarsi del Piano per la gestione delle alluvioni varato a livello nazionale dal consiglio dei ministri e pubblicato in Gazzetta ufficiale. In questo documento vi sono elementi fondamentali, come le relazioni metodologiche e le mappe tecniche che illustrano le caratteristiche idrauliche dei diversi territori, le mappe di rischio relativamente ad alluvioni, cambiamenti climatici e piene. “Grazie al nuovo Piano di gestione rischio alluvioni, approvato dal Consiglio dei ministri, abbiamo a disposizione uno strumento aggiuntivo a tutela dei nostri territori, sempre più colpiti dagli estremi fenomeni meteorologici dovuti ai cambiamenti climatici in atto” ha commentato Santoro sull’introduzione del nuovo piano.
Per quanto riguarda gli interventi progettati dalla Regione, nell’immediato si agirà sui corsi d’acqua che hanno provocato le alluvioni dei giorni precedenti, tra i quali il Gornalunga, affluente del Simeto a cui si congiunge nei pressi del ponte Primosole e dell’intersezione tra la strada statale 194 e la strada statale 114 Orientale sicula. I lavori su questi corsi d’acqua saranno svolti interamente da personale della Regione e riguarderanno ricostruzione degli argini, risagomatura dei canali centrali e rimozione del materiale vegetale accumulatosi, per un impegno economico di circa 20 milioni di euro. Dopodiché lavori analoghi verranno svolti anche su altri corsi d’acqua, per una spesa totale di ulteriori 180 milioni di euro.
Il piano del presidente Schifani è quello di far diventare l’attività di manutenzione dei fiumi ordinaria amministrazione e di eseguirla, su tutti i corsi d’acqua, annualmente e non soltanto in condizioni emergenziali. “In appena cento giorni di governo – sottolinea Schifani – il mio governo ha già dovuto affrontare diversi eventi alluvionali in svariati territori dell’Isola. Il primo, nel Trapanese, addirittura, il giorno della mia proclamazione. Nei giorni scorsi è stata la volta del Sud-Est. Le mutate e mutabili condizioni climatiche complessive ci impongono di intervenire con immediatezza per non farci trovare impreparati. Solo prevenendo possiamo arginare la forza della natura e limitare i danni a persone e cose. Non possiamo limitarci a intervenire solamente quando il danno è fatto. In decenni, infatti, non è mai stata mai fatta una serie e ragionata manutenzione sugli interi corsi d’acqua, limitandosi a lavori su brevi tratti. Non appena avremo la mappa e il quadro complessivi delle opere da fare, il governo individuerà le fonti di finanziamento europee e nazionali per fare ciò che non è assolutamente più rinviabile”.
[E.R.]