24.01.2023 – Nella giornata di ieri (lunedì 23 gennaio) sono arrivate le prime condanne nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Milano sulle infiltrazioni mafiose nell’ambito dei subappalti per la realizzazione di lavori di manutenzione e armamento nelle reti ferroviarie di diverse regioni italiane. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero costruito una rete di società, intestate a dei prestanome, attraverso cui sarebbero stati stipulati dei contratti di fornitura di manodopera con le ditte appaltatrici delle commesse della Rete ferroviaria italiana (Rfi). Quest’ultima figura nel processo come parte lesa.
L’inchiesta riguardava infiltrazioni della ‘ndrangheta nei lavori sulle reti ferroviarie di diverse regioni italiane: dal Veneto alla Lombardia, passando per il Lazio, l’Abruzzo, la Campania, la Calabria e la Sicilia. In totale, a vedersi infliggere delle condanne, sono stati per il momento quattordici imputati (quelli che hanno scelto il rito abbreviato) che hanno ricevuto condanne che vanno dall’anno e quattro mesi ai sette anni di reclusione.
I reati che sono contestati dai pubblici ministeri sono: associazione per delinquere finalizzata alle fatture false, bancarotta e somministrazione illecita di manodopera.
[E.R.]