03.01.2022 – I sindaci del comprensorio nord occidentale dell’Etna alzano le barricate per proteggere il presidio ospedaliero di Bronte. I primi cittadini dei quattro comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo, infatti, hanno annunciato che chiederanno al più presto un incontro con l’assessore regionale alla sanità, Giovanna Volo, per chiedere un potenziamento dei servizi offerti dall’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte.
I primi cittadini dei quattro comuni (Giuseppe Firrarello per Bronte, Francesco Sgroi per Randazzo, Pippo De Luca per Maletto e Franco Parasiliti di Maniace), insieme agli assessori alla sanità di Bronte (Angelica Prestianni) e Randazzo (Enrichetta Giardina) e alla consigliera comunale di Randazzo, Maria Mancuso, sono stati ospiti del direttore sanitario del nosocomio brontese, Salvatore Pillera, per i consueti auguri di fine anno. L’evento, però, si è trasformato nell’occasione per discutere di un tema di importanza fondamentale per la sanità territoriale.
“Noi – ha esordito il sindaco di Bronte Firrarello – negli ultimi anni abbiamo chiesto il potenziamento dei servizi dell’ospedale a servizio di un territorio vasto che comprende oltre 50 mila residenti. Oggi non chiediamo solo questo. Chiediamo alla Regione siciliana di porre fine alla irritante discriminazione che esiste nei confronti dei territori di periferia. La carenza dei servizi negli ospedali come quello di Bronte è derivata anche a causa della mancanza di medici, quando nelle aziende ospedaliere di Catania i medici nei reparti sono in esubero. Un problema che da una parte deve risolvere il Governo centrale, eliminando il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, dall’altra deve affrontare la Regione perché non ci possono essere 50 cardiologi in servizio al Policlinico quando Bronte non riesce a garantire i turni. Per questo ho proposto ai sindaci di chiedere con urgenza un incontro con l’assessore regionale, Giovanna Volo”.
“È una questione di giustizia sociale. – spiega De Luca, sindaco di Maletto – Sono parecchie le cose che vanno riequilibrate nel territorio. Il personale innanzitutto, ma anche i servizi ospedalieri. Come può la rete ospedaliera prevedere tanti ospedali a Catania distanti fra loro pochi chilometri, gli ospedali di Paternò ed Acireale che sono vicinissimi al Cannizzaro ed al Garibaldi e contemporaneamente lasciare scoperto l’intero territorio nord dell’Etna distante dal centro a causa di una difficile viabilità?”.
“La Sanità è un servizio essenziale che deve essere garantito. – afferma Parasiliti, primo cittadino di Maniace – I potenziali pazienti di Maniace devono già raggiungere Bronte, se poi devono essere ulteriormente trasferiti altrove i problemi aumentano. All’assessore Volo intendiamo manifestare un concetto: il diritto alla Salute non può avere deroghe nelle periferie”.
“Lo scorso anno per me – ha concluso il sindaco di Randazzo Sgroi – era prioritario potenziare il Poliambulatorio della mia Città. Raggiunto l’obbiettivo posso adesso è il momento di difendere l’ospedale. Dobbiamo evitare l’emorragia di medici verso altri ospedali ed insieme noi 4 sindaci faremo il possibile per difendere la struttura ospedaliera”.
[E.R.]