A Macchia di Giarre, nel catanese, è stato rinvenuto il cadavere di Debora Pagano, una donna di 32 anni, originaria di Letojanni, nel messinese. La donna è stata trovata morta nella sua casa dove viveva con il marito, Leonardo Fresta. I carabinieri della locale stazione sono stati chiamati dallo stesso per segnalare la dipartita della moglie, che però sarebbe avvenuta venerdì scorso.
Il decesso, sembra per cause violente, sarebbe avvenuto nella giornata di Venerdì. I primi rilievi sono stati eseguiti da militari dell’Arma del Sis e della compagnia di Giarre. Intanto la Procura di Catania ha disposto l’autopsia. La coppia ha una figlia piccola che era con i nonni materni che vivono a Letojanni, paese del Messinese di cui era originaria la donna.
La stessa procura ha disposto il fermo per omicidio del marito di Debora Pagano il cui corpo è stato trovato ieri dai carabinieri del Comando provinciale di Catania nella loro abitazione di Macchia, frazione di Giarre, in provincia di Catania. La notizia è stata confermata dal legale dell’uomo, Salvatore La Rosa.
“Il mio assistito ha trovato la moglie morta a casa venerdì sera ma ha avvertito il 118 soltanto ieri. È rimasto due giorni sotto choc senza riuscire a capire cosa fosse successo e neppure lui sa spiegare bene il parché”. afferma il legale del 40enne “Per quello che risulta a noi – ha aggiunto il legale – la famiglia non aveva problemi e nessun contrasto c’era stato tra i due coniugi, che vivevano una relazione tranquilla”. L’avvocato La Rosa ha confermato che la figlia della coppia “non era in casa perché con i nonni a Letojanni”
Nella serata di ieri la notizia della scomparsa di Debora Pagano, si era diffusa rapidamente a Letoianni, suo paese d’origine, arrivando alla madre della vittima appresa la notizia è stata colta da malore e ricoverata nell’ospedale di Taormina.
L’ultimo post su Facebook di Leonardo Fresta è datato 16 giugno: c’è una foto con lui abbracciato alla moglie mentre, insieme alla figlioletta di sette anni, festeggia il suo 40esimo compleanno. Sulla torta la foto del Padrino. L’uomo ha precedenti penali per reati contro il patrimonio e attualmente è indagato per 416 bis nel processo Caos contro esponenti del clan di mafia Brunetto.
Redazione – Catania Post