11.02.2023 – Si è tolto la vita davanti alla caserma dei carabinieri di Riposto l’uomo che gli inquirenti ritengono il responsabile degli omicidi delle due donne trovate morte, nella mattinata di oggi (sabato 11 febbraio) nella cittadina ionica. L’uomo si è tolto la vita con un colpo di pistola, risultata essere la stessa utilizzata per assassinare le due donne. L’omicida, un uomo di 63 anni, aveva dei precedenti penali per mafia ed era il fratello di un boss mafioso indicato come esponente di spicco del clan Ercolano Santapaola, Benedetto La Motta, che sta scontando 30 anni di carcere per un agguato mafioso risalente al 2016.
Gli inquirenti hanno già accertato che il primo dei due omicidi, quello della donna di 48 anni ritrovata morta all’interno della propria automobile sul lungomare Pantano, è collegato al suicidio di La Motta, mentre sul secondo, quello della donna 50enne trovata in fin di vita e spirata poco dopo durante i tentativi di rianimarla, si sta ancora indagando per comprendere quali siano i collegamenti poiché non risulta chiaro il movente anche se, spiega il procuratore di Catania Zuccaro, la dinamica dei due delitti è identica.
Secondo quanto hanno riportato gli agenti della caserma, l’uomo si sarebbe presentato, con l’arma in mano, al piantone. Ha chiesto di costituirsi per il duplice omicidio, ma essendo armato gli agenti lo hanno tenuto sotto tiro, chiedendogli più volte di abbassare l’arma. A un certo punto, La Motta ha alzato l’arma, se l’è puntata alla tempia e ha fatto fuoco togliendosi la vita.
[E.R.]