23.11.2022 – “Le persone incredibili non diventano incredibili per caso”. Ama ripetere questa frase Antonino La Piana, che l’ha letta durante una 10km corsa qualche tempo fa a Gioiosa Marea. E lui, a modo suo, incredibile lo è diventato e sicuramente non per caso: lo straordinario risultato della maratona di New York, la più partecipata al mondo, che ha corso appena un mese e mezzo dopo aver corso la maratona di Berlino (come quella della Grande Mela, una delle sei World Marathon Majors). Lo dimostra quella medaglia che orgogliosamente porta al collo.
L’emozione della Maratona di New York, che lo ha visto protagonista di una straordinaria prestazione – in cui è arrivato alla posizione 7744 su 47743 maratoneti giunti al traguardo – non è ancora stata smaltita: “Sono ancora emozionato, in giro ci sono ancora molte persone che mi fanno i complimenti.”.
Una passione nata per caso
Tra l’altro, La Piana non corre da moltissimo tempo: “Corro da due anni, ho iniziato per caso. Un amico mi ha chiesto di andare a correre una domenica, io non avevo mai corso. Da quella volta non mi sono più fermato.”. L’idea di partecipare alle maratone più prestigiose del mondo, però, non lo sfiorava: “Ho iniziato per fare piacere ad un amico, senza altri obiettivi” racconta sorridendo.
Ma piano piano la corsa diventa una passione: Antonino inizia a documentarsi su questo sport e arrivano anche le prime gare: “La prima è stata la mezza maratona di Catania a dicembre 2021 – ci racconta – che ho corso senza allenamento, soltanto un po’ di tapis roulant.”. E poi sono arrivate tutte le altre, da Paternò a Messina sino a Napoli.
Alla prova nella mezza maratona di Napoli è legato anche un ricordo particolare: “Sono andato a Napoli all’1 di notte, ho parcheggiato vicino alla zona di partenza e ho visto i membri dell’organizzazione che sistemavano tutto, così ho dato loro una mano. E quando ho raccontato di essere venuto in macchina mi hanno guardato incredulo. Ho dormito un paio di ore in macchina e alle 8 ero già pronto per correre. Ho chiuso in 1h39’ e gli organizzatori mi hanno fatto i complimenti e mi hanno regalato una maglietta.”.
Verso New York
Arrivano anche altre maratone e mezze maratone, tra cui quella di Roma e la Stramilano. E proprio nel corso delle prime maratone che, quasi per gioco, nasce il sogno di partecipare alla maratona di New York. A metterci lo zampino, un suo amico d’infanzia, l’imprenditore randazzese Gianluca Lanza: “Ha commentato un post che ho scritto su Facebook durante una mia gara dicendomi che se fossi andato a New York mi avrebbe dato il suo contributo. E io ho iniziato a pensarci e a vedere come fare. Ho contattato un signore da un gruppo di runners del Friuli e appena ho capito che era fattibile ho versato l’acconto.” racconta Antonino. Prima, però, la maratona di Berlino, il 25 settembre: “Sono nato in Germania, quindi per me ha un valore speciale. Anche se sono nato a Francoforte, quindi l’anno prossimo cercherò di partecipare alla maratona di Francoforte.”.
La maratona di New York, dal contributo dei compaesani alle paure in gara
Dunque, se Antonino – che non ha nessuna associazione sportiva alle sue spalle e ha sempre corso da solo – ha corso la maratona di New York è stato soprattutto grazie a Lanza, che gli ha offerto viaggio e pernottamenti a New York. Ma non solo: anche i proprietari di gran parte delle altre attività del suo paese, Randazzo, gli hanno dato una mano e hanno contribuito, chi più e chi meno, alla sua partecipazione alla maratona.
Una maratona durissima, soprattutto per il caldo e l’umidità. Ma il timore maggiore di La Piana era legato soltanto a una cosa: “Il pettorale, dove ci sono anche i sensori per i rilevamenti dei tempi. Il mio timore era che bagnandosi per il forte sudore si rovinasse. Invece è andata bene e ho anche potuto conservare il pettorale come un bel ricordo. Posso dire di essermelo…sudato.”.
Anche se la stessa mattina della gara la paura è stata forte: “Era caduto dietro un mobile in albergo, non lo trovavo più. Non avrei potuto gareggiare. Per fortuna qualche giorno prima mi era caduto un quaderno lì dietro, così ho avuto l’idea di cercare dietro il mobile e l’ho trovato.”. E poi, dopo la gara, l’orgoglio di girare per New York con la medaglia al collo: “Tutti quelli che ti incontrano per strada si fermano a farti i complimenti.” racconta emozionato La Piana. Che ora guarda già al futuro: “La prossima maratona a cui voglio partecipare, a marzo del 2023, è quella di Londra. E ci andrò sicuramente.”.
[E.R.]