. Dal divieto di avvicinamento agli arresti domiciliari.
Questa Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito delle indagini a carico di un giarrese 45enne, indagato per i reati di “atti persecutori”, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale etneo la sostituzione della misura cautelare. Infatti, hanno sostituito il divieto di avvicinamento alla persona offesa, con quello della sottoposizione agli arresti domiciliari, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Giarre (CT).
Dal divieto di avvicinamento agli arresti: indagini
Le indagini, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, sono state alimentate da segnalazioni dei militari dell’Arma. Le segnalazioni, sono relative a plurime violazioni delle prescrizioni imposte dalla pregressa misura restrittiva, alla quale era sottoposto il 45enne.
Quest’ultimo infatti, nell’arco temporale compreso tra gennaio e febbraio scorso, avrebbe anche posto in essere attività volte all’intimidazione ed alla minaccia. Tutto ciò nei confronti dell’ex convivente, una 49enne giarrese.
In particolare, nel periodo in esame, avrebbe danneggiato l’autovettura della donna inviandole anche messaggi intimidatori. Ha determinato così l’adozione della maggiormente afflittiva misura cautelare degli arresti domiciliari, per il suo comportamento. Questa misura è ritenuta più efficace per la salvaguardia della vittima del reato.