Contrasto all’illegalità diffusa in via Plebiscito: sanzionate attività commerciali ed automobilisti indisciplinati.
I Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante supportati dal 12° Reggimento Sicilia e in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania e il Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania hanno effettuato un servizio di controllo del territorio.
Le attività ispettive dei Carabinieri si sono concentrate, in particolare, alla verifica del rispetto della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e dei requisiti igienico sanitari prescritti per le attività commerciali.
I militari dell’Arma, che hanno sottoposto a verifica alcune attività commerciali di via Plebiscito, hanno denunciato per “violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”, il titolare di una barberia, un 38enne catanese.
Contrasto all’illegalità diffusa in via Plebiscito: sanzioni
L’uomo, in particolare, ha omesso di sottoporre a sorveglianza sanitaria i due lavoratori trovati presenti al momento del controllo nell’attività commerciale. Nei confronti del titolare è stata elevata altresì una sanzione amministrativa dell’importo di 16.900 euro poiché i due lavoratori in argomento sono risultati entrambi “in nero” e ciò ha comportato anche la contestuale sospensione temporanea dell’attività commerciale.
I Carabinieri, al termine delle attività ispettive effettuate all’interno dei locali di una gastronomia ubicata sempre in via Plebiscito, hanno sanzionato amministrativamente il titolare, un 35enne catanese, per un importo di 1.500 euro. Nella circostanza i militari operanti hanno riscontrato la mancanza di tracciabilità di alimenti presenti nell’attività, procedendo al sequestro amministrativo di circa 75 kg di miele.
I controlli alla circolazione stradale, effettuati dai carabinieri nell’ambito del medesimo servizio, hanno consentito di identificare una sessantina di persone e di controllare una quarantina di veicoli con elevazione di sanzioni amministrative per violazioni accertate al C.d.S per un importo complessivo di quasi 3.000 euro.