Le forze dell’ordine hanno recentemente messo a segno un colpo significativo contro la criminalità organizzata catanese. Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania ha eseguito un Decreto Decisorio di primo grado, emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, che ha portato alla confisca di beni del valore complessivo di circa 400.000 euro appartenenti a Salvatore Fiore, noto come “Turi Ciuri”. Fiore, un pluripregiudicato di 56 anni legato alla famiglia mafiosa “Santapaola-Ercolano,” è attualmente detenuto in seguito all’operazione “Dokks”.
L’indagine, condotta dalla Compagnia dei Carabinieri di Gravina tra il 2013 e il 2015, ha consentito di individuare le strutture e le gerarchie di alcune cellule criminali attive nella città di Catania. Fiore, con un lungo passato criminale, era già stato condannato per reati quali associazione mafiosa, rapina, sequestro di persona, possesso di armi, estorsione e traffico di stupefacenti.
La Confisca e le Motivazioni
Il provvedimento di confisca è stato emesso sulla base della “pericolosità sociale” attribuita a Fiore, un elemento che riflette il rischio di recidiva criminale. Tra i beni confiscati figurano una villa bifamiliare situata in contrada Pompeo, un immobile adibito ad abitazione a Catania in via Balatelle, i beni aziendali dell’impresa familiare, e tre polizze di pegno con importi superiori a 1.000 euro ciascuna.
Gli Accertamenti Finanziari
Gli accertamenti economici, svolti dal 2008 al 2017, hanno rivelato una notevole discrepanza tra il tenore di vita della famiglia di Fiore e i redditi dichiarati, dimostrando la provenienza illecita del loro patrimonio. La sproporzione emersa dalle analisi fiscali è di quasi 200.000 euro, evidenziata, tra l’altro, dall’acquisto di immobili e veicoli di elevato valore.
Un caso emblematico riguarda una villa, dichiarata come semplice “casupola”, che si è rivelata essere una struttura bifamiliare di lusso, dal valore stimato di circa 200.000 euro.
Questo nuovo intervento dei Carabinieri rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro le infiltrazioni della mafia catanese. La confisca di beni per un valore rilevante sottolinea il rigore delle misure preventive adottate per contrastare il riciclaggio di proventi illeciti e restituire al territorio ciò che gli è stato sottratto.