È slittato, per l’omessa notifica ad alcune delle persone offese, l’inizio, davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Catania del processo a nove docenti imputati nel procedimento ‘Università bandita’ su presunti concorsi truccati nell’ateneo, nato su indagini della Digos della Questura. L’udienza è stata aggiornata al 21 settembre prossimo. I reati contestati, a vario titolo, sono l’abuso d’ufficio e il falso e a due imputati, Basile e Drago, anche la corruzione per atti contrari ai propri doveri. In sede di udienza preliminare il Gup Marina Rizza ha disposto il non luogo a procedere per il reato di associazione per delinquere e derubricato in abuso d’ufficio la turbata libertà di scelta del contraente.
Contro questa valutazione la Procura ha presentato appello. Imputati nel processo sono due ex rettori, i professori Francesco Basile e Giacomo Pignataro, e sette professori: Giuseppe Barone, Michele Maria Bernadetta Cavallaro, Filippo Drago, Giovanni Gallo, Carmelo Giovanni Monaco, Roberto Pennisi e Giuseppe Sessa. Con la stessa valutazione sulla richiesta di rinvio a giudizio, il Gup Rizza ha assolto dall’associazione per delinquere e da due episodi di turbata libertà di scelta del contraente il professore Giancarlo Magnano di San Lio, che ha fatto accesso al rito abbreviato, e lo ha condannato a un anno e due mesi, pesa sospesa, per abuso d’ufficio.
Al centro dell’inchiesta della Procura di Catania “la nomina come docenti, ricercatori, dottorandi e personale amministrativo di soggetti preventivamente individuati dagli stessi associati”. In un secondo troncone della stessa inchiesta ‘Università bandita’ la Procura ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di altre 45 persone, la cui posizione era stata stralciata dal fascicolo principale. In questo processo sono imputati docenti etnei e di diverse facolta’ italiane, l’ex procuratore Vincenzo D’Agata, la figlia docente universitaria, l’ex sindaco Enzo Bianco e l’ex assessore comunale e professore universitario Orazio Licandro. La prima udienza si terra’ il 15 giugno 2022, nella seconda aula bunker del carcere di Bicocca, sempre davanti la terza sezione penale del Tribunale. Non e’ esclusa la riunificazione dei due processi.
Redazione – Catania Post