21.10.2022 – Tre linee di intervento, tredici progetti dal valore complessivo da 76 milioni di euro. Che sono frutto di una vera e propria corsa contro il tempo, per presentare i progetti. E adesso, una nuova corsa al limite per far partire i cantieri entro i tempi previsti, pena la perdita dei fondi. Questo il riassunto di quanto spiegato dal commissario straordinario della Città metropolitana e del Comune di Catania, Federico Portoghese, sullo stato dell’arte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) a Catania.
Le tre linee di intervento riguardano la riqualificazione di San Berillo e delle zone limitrofe; la zona di Monte Po e Librino. Per una serie di progetti che, nelle intenzioni, dovrebbero riqualificare Catania, che dal Pnrr ha già ottenuto importanti fondi che hanno integrato lo stanziamento originario destinato al rifacimento delle fognature, che partirà nel 2023.
Tre linee di intervento e tredici progetti, per trasformare la città
Nello specifico, la riqualificazione della zona San Berillo prevede interventi da piazza Stesicoro fino a piazza della Repubblica e alla stazione centrale, con la riqualificazione completa di corso Italia che prevede una trasfigurazione completa degli spazi, con molta più attenzione al verde. E a inizio 2023 verrà pubblicato il bando per il parcheggio multipiano.
Per quanto riguarda gli interventi su Monte Po, questi dovrebbero prevedere azioni che negli intenti valorizzerebbero i vari percorsi artistico-storico-culturali della zona, tra i resti di età classica e quelli della seconda guerra mondiale. Vi sono nei piani anche la creazione di un parco suburbano e la riforestazione dell’area.
Librino dovrebbe diventare una nuova porta di accesso alla città, con il rifacimento di tutta la rete stradale fino all’aeroporto e con la risistemazione della Porta della Bellezza. Interventi sono previsti anche nel parco, nel campo dei Briganti e alla scuola Pestalozzi.
Ora la sfida è far partire i lavori
Catania si rifà il look, dunque. E lo farà in modo imponente, grazie ai fondi del Pnrr. Che, sottolinea però Portoghese, non sono stati facili da ottenere e per i quali è stato necessario un grande impegno da parte di tutte le amministrazioni comunali coinvolte: “Un risultato raggiunto non senza rischi di perdere i fondi – ha spiegato il commissario straordinario – I sindaci del Catanese sono stati tutti bravi, ma si è arrivati davvero al limite. Ora il mio compito è non rischiare di perdere le risorse.”.
Già, perché il rischio di perdere i finanziamenti c’è ancora, se i lavori non partissero in tempo: “Potremmo ancora perdere le risorse se non siamo efficienti, se non rispettiamo i tempi per l’avvio dei cantieri, i primi dal 2023″ ha infatti spiegato Portoghese, che per ridurre questo rischio ha aumentato il personale dei servizi e affidato il coordinamento dei progetti a Fabio Finocchiaro.
Il treno sta passando, bisogna non perderlo: perché una volta persa questa occasione non è detto che se ne ripresentino altre e, soprattutto, perché Catania, i catanesi e tutto il territorio ne hanno disperatamente bisogno e lo meritano. Portoghese lo sa e sta lavorando per fare in modo che Catania possa sfruttare al meglio possibile l’importante occasione.
[E.R.]