20.02.2023 – Botte e minacce di morte alla moglie, sia durante il matrimonio, durato dal 2005 al 2013, sia dopo la separazione: questo il quadro ricostruito dai magistrati della Procura della Repubblica di Catania riguardo a un 45enne, nei cui confronti sono così scattati gli arresti domiciliari con applicazione di braccialetto elettronico, su richiesta del giudice per le indagini preliminari (Gip) etneo eseguita dai carabinieri di Catania.
L’ipotesi di reato a carico dell’uomo è quella di maltrattamenti in famiglia e violazione di domicilio, emersa a seguito delle indagini di un pool di magistrati specializzati nei reati legati alla violenza di genere, che hanno illustrato le continue vessazioni fisiche e psicologiche dell’uomo ai danni della compagna.
Pugni, botte, minacce di morte anche in presenza dei figli minorenni e anche in pubblico: questi i comportamenti tenuti dall’uomo sia durante il matrimonio che dopo la separazione; in un’occasione, l’uomo le avrebbe anche puntato una pistola alla testa minacciando di usarla.
Dopo la separazione, poi, l’uomo avrebbe iniziato ad assillare la ex moglie com telefonate e appostamenti, riuscendo a volte perfino a introdursi a casa di lei e aggredirla; aggressioni che, nel tempo, si sarebbero moltiplicate, diventando sempre più gravi.
[E.R.]