04.11.2022 – Botte alla compagna, violenze sessuali nei confronte delle figlie di lei: un 36enne è finito in manette a Trecastagni, dove il Giudice per le indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Catania ha disposto per lui gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, su richiesta della Procura distrettuale della Repubblica ed eseguita dai carabinieri della stazione di Trecastagni.
I fatti andavano avanti dal 2013
L’intervento delle forze dell’ordine è arrivato al termine di lunghe indagini, che hanno fatto luce sulla condotta violenta dell’uomo nei confronti della compagna. I fatti andavano avanti dal 2013. Da quel momento, infatti, secondo quanto appreso dagli inquirenti, l’uomo avrebbe iniziato ad aggredire la moglie, con pugni e schiaffi anche durante la gravidanza, e a minacciarla, usando in questo caso anche le figlie di lei per incuterle timore minacciando di ucciderle.
Altro mezzo usato dall’uomo – straniero come la convivente – era la minaccia di non firmarle le pratiche per il rinnovo del permesso di soggiorno: in questo caso, l’uomo avrebbe anche estorto 1000 euro alla donna. Nel mese di luglio era arrivata una ammonizione all’uomo da parte del Questore, che non aveva però sortito effetti sull’uomo, se non inizialmente.
I tentativi di adescamento sulle figlie di lei
Le attenzioni dell’uomo, in seguito, si sarebbero spostate sulle figlie della donna, entrambe minorenni, che l’uomo avrebbe tentato spesso di adescare, con incursioni notturne nelle loro stanze e tentativi di approccio fisico non andati in porto soltanto per l’avversione delle due giovani.
Adesso, dopo le indagini a suo danno, l’uomo è stato condannato ai domiciliari con le accuse di maltrattamenti in famiglia, estorsione e lesioni personali aggravate nei confronti della convivente e di violenza sessuale aggravata con minorenni e adescamento nei confronti delle due figlie della donna.
[E.R.]