Un’operazione di controllo condotta dal personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro in un cantiere edile della provincia di Catania ha portato alla luce una situazione allarmante: tutte le ditte presenti impiegavano manodopera in nero.
L’ispezione ha coinvolto due imprese edili. La prima, con tre lavoratori presenti al momento del controllo, è stata immediatamente sospesa dall’attività a causa dell’impiego esclusivo di personale irregolare, superando ampiamente la soglia di tolleranza del 10%. Oltre alla sospensione, l’azienda dovrà affrontare sanzioni amministrative che potrebbero raggiungere i 37.600 euro, a cui si aggiungono ulteriori 5.695,36 euro di ammenda per il mancato rinnovo della sorveglianza sanitaria e altre violazioni in materia di sicurezza.
Anche la seconda ditta coinvolta nell’ispezione non è stata esente da irregolarità. Gli ispettori hanno contestato la mancata presentazione del PIMUS, il Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio dei ponteggi, fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori. Per questa violazione, l’azienda rischia un’ammenda fino a 2.847,69 euro.
L’operazione condotta dall’INL mette in luce un problema purtroppo ancora diffuso nel settore edile: il lavoro nero e il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza. Le conseguenze di queste pratiche illegali sono gravi, sia per i lavoratori, privati di diritti e tutele, sia per la collettività, che subisce un danno economico e sociale. L’INL continuerà la sua attività di controllo per garantire la legalità e la sicurezza nei luoghi di lavoro.