Quasi a risposta ad una delle forme d’arte più innovative e sensibili alle tematiche sociali, sono emblematici i murales di Scampia o nella periferia di Librino, o lo Sperone a Palermo ed ancora le immagini raffiguranti i magistrati, martiri dell’antimafia, Falcone e Borsellino, che campeggiano su Palazzi e scuole di mezza Italia, a Catania nei pressi di Piazza Dante era stato eretto un murale di un giovane legato alla criminalità locale.
Nella mattinata di oggi è avvenuta prontamente la rimozione del murale raffigurante il volto di un giovane, legato al mondo della malavita catanese, Vincenzo Scalia (‘Enzo Negativa’), giovane legato al mondo della malavita catanese, ucciso nell’agosto 2020 a seguito di un regolamento di conti trai gruppi contrapposti del clan Cappello e dei Cursoti milanesi. Il conflitto a fuoco provocò due morti e sei feriti.
Il “dipinto”, ubicato tra via Idria e via Biblioteca nei pressi di Piazza Dante è stato rimosso da alcuni incaricati del comune alla presenza dei Carabinieri, unitamente ai colleghi della Polizia di Stato, che hanno assicurato il regolare svolgimento delle operazioni, a seguito di richiesta avanzata al Comune di Catania dal Comando Compagnia Carabinieri di Piazza Dante. In relazione all’imbrattamento del muro è stata inoltre informata l’Autorità Giudiziaria.
Dopo le canzoni di numerosi cantanti neomelodici dedicate ai boss, arriva a Catania anche la street art pro criminalità.
Redazione – Catania Post